Sono una lettrice compulsiva, dai tempi del liceo. Forse anche prima. Sono cresciuta a pane e Piccole donne, per finire a spasso per le campagne inglesi con Lizzy (Bennett) e in Russia o Francia (dove, come si dice, avrei comprato Anna e Emma solo per prenderle a schiaffi).

Finito il corso di studi con una laurea in Lingue e Letterature straniere, ho avuto un attimo di panico: «E adesso che ho finito i classici, che leggo?». Poi ho capito che di classici ce n’è una tale quantità che hai voglia a leggere; autrici e autori che l’Università ignora per mancanza di tempo (e conoscenza?) sono invece fondamentali da leggere (che dire della Gaskell? O di Trollope?) e soprattutto di delizioso consumo. Ma non solo: anche i nuovi romanzi ti aprono un mondo.

Adesso sono cresciuta, devo lavorare per mantenermi (ancora non ho trovato nessuno che mi paghi per leggere libri!) e la cosa più vicina all’ideale è il mio impiego presso il Comune di Perugia, settore Cultura, dove, oltre alla comunicazione in inglese degli eventi del territorio, collaboro nella gestione del Circolo dei Lettori e frequento le biblioteche civiche, partecipando e gestendo Gruppi di Lettura e presentazione di libri. Così è finito che la lista dei TBR si sta allungando a dismisura, con mia grande soddisfazione. E continuiamo a leggere per vivere. Perché, come dico nel mio # più usato, readingisMYlife.